Martedì 23 giugno

Liberi dentro - Eduradio&Tv

Clicca qui per ascoltare il podcast!

conduzione: Francesca Candioli e Maria Caterina Bombarda

in studio: insegnanti del CPIA metropolitano di Bologna (Claudia e Martina); il gruppo di “Constitution on air” intervista Giovanni Ricci.

Eccoci giunti all’11° settimana del nostro programma quasi quotidiano, dedicato al carcere e alla cittadinanza, che andrà in onda fino al 30 giugno, in cui ci siamo dati come obiettivo quello di riprendere in mano le attività lasciate in sospeso il 23 febbraio scorso a causa dell’emergenza sanitaria: attività didattiche, rieducative e di vicinanza spirituale ai detenuti.

Iniziamo con la didattica di italiano: Claudia e Martina, insegnanti di italiano del Centro per l’istruzione degli adulti, CPIA di Bologna, con le quali concludiamo questo suggestivo percorso sul mito e sui suoi protagonisti. Oggi vedremo la storia di Orfeo ed Euridice.

Infine, chiudiamo con la rubrica “Constitution on air” dove i ragazzi del Poggeschi proseguono anche loro questo percorso iniziato tre settimane fa ogni martedì (e di cui trovate le puntate integrali riascoltabili in podcast sul nostro sito) sulla giustizia riparativa. La scorsa settimana avevamo ascoltato l’intervista a Franco Bonisoli, oggi invece sentiremo ai microfoni di Eduradio la voce di qualcuno che si è trovato dall’altra parte di questo incontro tra autori del reato e vittime: il nostro ospite di oggi è infatti Giovanni Ricci – figlio di Domenico Ricci, l’autista di Aldo Moro, alla guida di quella Fiat 130, che il 16 marzo 1978 interruppe la sua corsa assassinato anche lui dalle Brigate Rosse in quella che conosciamo tutti come  la “Strage di via Fani” a Roma. I ragazzi hanno intervistato Giovanni, che hai tempi della strage aveva solo 11 anni, e che ora è sociologo, esperto in criminologia e diritto penale dell’informatica, per saperne di più su questo percorso di giustizia riparativa, su questo dialogo impossibile – lo abbiamo chiamato – appunto tra autori del reato (in questo caso della lotta armata) e famigliari delle vittime.

Un pensiero su “Martedì 23 giugno

Lascia un commento