Buongiorno con Liberi dentro: mercoledì 27 gennaio

Liberi dentro - Eduradio&Tv, Regione E-R

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In redazione: Caterina Bombarda, Ignazio De Francesco, Maria Luisa Pozzi (AVoC)

Nella puntata di oggi apriamo con la cronaca locale: “Bologna. Voto unanime in aula, Patrick Zaki diventa cittadino onorario” e internazionale. Siamo infatti in Albania, che sale nella classifica dei paesi virtuosi nel campo della politica energetica. Poi ancora il Galateo/adab: al-karama/ sulla virtù della pazienza. E per finire l’ospite di oggi è Maria Luisa Pozzi dell’associazione volontari per il carcere (AVOC) con cui parliamo di…. haiku giapponesi.

Domenica 6 settembre

Liberi dentro - Eduradio&Tv

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conduzione: Francesca Candioli e Maria Caterina Bombarda

in studio: dott. Cravero (AUSL Bologna); Elena Nicoletti; Maria Luisa Pozzi ed Emilio Lolli; Serena Dibiase; Ignazio De Francesco; Compagnia teatrale Casavuota (in collaborazione con FEDERGAT, ACEC).

Proseguiamo riprendendo il filo da ieri con il lancio di questa nuova rubrica “Promozione salute” in collaborazione con la AUSL locale che opera in particolare all’interno dell’istituto penitenziario bolognese. Ieri abbiamo sentito la voce della coordinatrice assistenziale Nadia Assueri e di Agnese Drusiani; oggi continuiamo il nostro focus questa volta incentrato sui farmaci, con una nuova ospite: la dott. Cravero a cui abbiamo subito chiesto di spiegarci di quali farmaci si può fare richiesta in carcere? In particolare quindi, quali il servizio sanitario possa dare ai detenuti e quali invece (per particolari motivi) non sono concessi.

A seguire l’intervista con Elena Nicoletti classe 1993, dottoressa in diritto Penale con una tesi di laurea in Giurisprudenza sul tema della “Violenza sessuale e del trattamento penitenziario dei Sex offenders“. Con lei oggi abbiamo voluto toccare un piano in cui la coscienza ferita (dell’autore del crimine) sembra inavvicinabile: quella dei reati sessuali. Nella subcultura carceraria sono chiamati “gli infami” coloro che si macchiano di questo reato, mentre nel gergo tecnico di psicologi e operatori penitenziari sono i “sex offenders”: coloro che compiono un tipo di reato che va a colpire così tanto nell’intimo la persona/vittima proprio perché ha a che fare con la corporeità, quindi con il sesso di chi subisce il reato. Quindi, anzitutto, cerchiamo di capire: come è evoluto normativamente questo reato? E come in Italia si stia procedendo sul piano giuridico, quindi da quali norme è regolata la punizione dei reati sessuali?

Poi proseguiamo con loro, con i volontari e le volontarie di associazione Avoc che già dalla prima edizione del nostro programma, da aprile da quando abbiamo cominciato questa avventura , dedicano la loro voce qui in radio per raccontarci il mondo dei detenuti e delle detenute…e loro lo fanno in un molto molto particolare, molto intimo, se vogliamo, ovvero: attraverso le parole, gli scritti che in questi anni hanno raccolto dal carcere…per chi non lo sapesse, infatti, oramai da anni questo gruppo di volontari porta avanti un laboratorio di lettura e scrittura con i detenuti e questo permette una vicinanza e un percorso di ricostruzione e cura di sé che passa anche attraverso gli stimoli che ci possono venire dal leggere o dallo scrivere di sé. Oggi… ascolteremo due testi: il primo è di Emilio, un diplomatico che lavora anche nelle carceri e che sta cercando di fare un progetto di collegamento nelle carceri italiane, e poi sempre Emilio ci leggerà una testimonianza da “dentro” in questo caso una poesia di un giovane detenuto, di nome Francesco…e di lui bisogna dire, usando le parole di Maria Luisa, altra celebre volontaria Avoc che lo descrive come: brillante, spiritoso, sensibile, che a guardalo per questa estrosa vivacità sbarazzina vengono in mente i monelli napoletani dei film di De Sica….Ascolteremo anche un’altra testimonianza dal carcere femminile dove a parlarci sarà Giulia (interpretata da Serena Dibiase) proprio sul tema della riabilitazione e rieducazione dei detenuti e delle detenute.

Infine chiudiamo con l’ultima pillola del Radiodramma con la 4° di Leila della tempesta!

Lunedì 24 agosto

Regione E-R

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Liberi dentro –  Eduradio – Redazione Ristretti Parma, il settimanale di informazione, salute e cultura per il carcere e la cittadinanza.

REDAZIONE: Antonella Cortese, Carla Chiappini, Maria Inglese e Germana Verdoliva

CONDUZIONE: Antonella Cortese e Carla Chiappini

Eccoci alla sesta puntata della trasmissione dedicata ai detenuti di via Burla e alla cittadinanza. Insieme alle altre trasmissioni della grande famiglia Eduradio, proviamo a portare  le nostre voci dentro il carcere e a fare uscire le loro, le storie e i sentimenti, di chi vive nelle celle detentive. Nella trasmissione di oggi Ignazio De Francesco, islamologo, monaco della comunità della Piccola Famiglia dell’Annunziata di Casaglia di Montesole, ci racconta come è nata l’avventura Liberidentro – Eduradio, che ha anche ricevuto il plauso e l’incoraggiamento del Presidente Mattarella. E’ la storia di una trasmissione sorta in un momento di emergenza sanitaria che vuole continuare a respirare.

Riprendiamo poi un tema caro alla nostra trasmissione: il volontariato, con l’intervista ad Ornella Favero, direttore di Ristretti Orizzonti, Presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e a Luigi Pagano già vice-capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditore e per 14 anni direttore del carcere milanese di San Vittore.

Ascolteremo infine il testo scritto da Andre, una riflessione personale sulla detenzione durante il Covid-19, che Germana Verdoliva ha raccolto nel carcere di Parma. Lo legge l’attore Marco Musso.

Vi ricordiamo che siamo in onda tutte le settimane il lunedì dalle 8 alle 8,30 ogni ora fino a mezzanotte sul canale 292 RTR, con repliche il venerdì. Le puntate sono scaricabili in podcast sul sito liberidentro.home.blog

Lunedì 13 luglio

Regione E-R

Liberi dentro –  Eduradio – Redazione Ristretti Parma, il settimanale di informazione, salute e cultura per il carcere e la cittadinanza.

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REDAZIONE: Antonella Cortese, Carla Chiappini, Maria Inglese e Germana Verdoliva

CONDUZIONE: Antonella Cortese e Carla Chiappini

Eccoci alla 2° puntata della trasmissione dedicata ai detenuti di via Burla e alla cittadinanza. Dal 6 luglio ci siamo uniti alla grande famiglia  Eduradio che ha portato nella casa circondariale Rocco D’Amato di Bologna la propria voce nel periodo di interruzione delle attività con operatori esterni a causa dell’emergenza sanitaria, il 27 settembre. Loro hanno socchiuso una porta che si sta sempre di più aprendo e attraverso la quale anche la nostra redazione ha pensato di entrare proprio per avvicinare i liberi ai ristretti, portando anche le nostre voci dentro il carcere e, nello stesso modo, facendo conoscere storie, sentimenti, pensieri di chi vive nelle celle detentive. 

Cominciamo questa puntata con la rubrica curata da Carla Chiappini “Scrivere di sé” Solo pochi minuti in cui ospiteremo scritti brevi raccolti nelle carceri che verranno letti ogni volta da un ospite differente, e oggi è il turno di Antonio, attore detenuto del Laboratorio Teatrale di via Burla, cui va il nostro ringraziamento per il suo bellissimo contributo sul tema della paternità, raccolto da Germana Verdoliva.

Passeremo poi la parola a Maria Inglese, psichiatra dell’azienda USL Parma, per una chiacchierata con  il dott. Faissal Choroma su un argomento particolarmente caldo che ha interessato anche molti giornali negli ultimi tempi: salute e carcere e, in particolare, Covid-19. Faissal Choroma è medico infettivologo, dal 2015 Direttore del Programma Salute negli Istituti penitenziari dell’azienda USL di Parma, ha coordinato lo Spazio Salute Immigrati.

In chiusura vi proporremo un breve contributo tratto dall’intervista a due voci condotta da Carla Chiappini con Ornella Favero presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e direttore di Ristretti Orizzonti e Luigi Pagano già vice – capo del DAP, provveditore e per 14 anni direttore del carcere milanese di San Vittore. I nostri ospiti parleranno della propria esperienza e del proprio percorso per leggere e comprendere le complessità della realtà carceraria.

Vi ricordiamo che siamo in onda tutte le settimane il lunedì dalle 8 alle 8,30 ogni ora fino a mezzanotte sul canale 292 RTR, con repliche il venerdì. Le puntate sono scaricabili in podcast sul sito liberidentro.home.blog

Puntata 6.07.2020

Regione E-R

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La Redazione Ristretti Parma, parte del progetto Liberi dentro-eduradio, esordisce oggi con la prima puntata settimanale del lunedì sul canale 292 RTR dalle 9.00 alle 9.30, con repliche lo stesso giorno alle 10.15, 14.30 e 21.00. Il programma si rivolge  ai detenuti del carcere di via Burla (Parma) e alla cittadinanza e  nasce con l’intento di avvicinare i liberi ai ristretti, di portare le nostre voci dentro il carcere e di far conoscere storie, sentimenti, pensieri di chi vive nelle celle detentive.

Partiamo oggi con il primo di alcuni appuntamenti con Ornella Favero direttore di Ristretti Orizzonti, Presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e Luigi Pagano già vice-capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditore e per 14 anni direttore del carcere milanese di San Vittore. Intervistati dalla giornalista Carla Chiappini approfondiranno alcuni temi significativi legati alla detenzione, a partire dalla legge 354 del 26 luglio 1975, meglio conosciuta come Ordinamento Penitenziario.  Seguirà la rubrica “scrivere di sé”, con una riflessione introduttiva di Carla Chiappini, autobiografa che si è formata con Duccio Demetrio presso la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Solo pochi minuti in cui ospiteremo anche scritti brevi raccolti nelle carceri che verranno letti ogni volta da un ospite differente. A seguire ascolteremo la voce Di Alberto Gromi.  Ci sarà poi la rubrica: un autore per via Burla, con l’intervista di Maria Inglese (PSICHIATRA DELL’AZIENDA USL PARMA) alla scrittrice Antonella Moscati.

La Redazione Ristretti Parma è composta da Carla Chiappini, Antonella Cortese, Maria Inglese,Germana Verdoliva e la consulenza tecnica di Vincent Buratti.

Lettera di Pasquale

Liberi dentro - Eduradio&Tv

03.06.2020

Ciao ragazzi, ciao ragazze, un saluto a tutto il mondo esterno qui chi parla o scrive è Acconciaioco Pasquale Antonio. Siete collegati mentalmente con “Radio Dozza” e dalla mia cella provo a rallegrarvi questa giornata, del resto voi lo fate di continuo! “Radio Dozza” rende dei particolari omaggi e saluti a Caterina Bombarda e Francesca Candioli e naturalmente tutto il resto della vostra redazione radiofonica.

Vorrei salutare e ringraziare Serena Dibiase, “sei una persona speciale”… Vai alla ricerca di poeti e parole belle e ci dai la possibilità di ascoltare il nostro cuore. Un mese fa scrissi a Danila Griso e li spedì una poesia dal titolo “una montagna di storie, bagnata dalle lacrime del sole“, quindi ho pensato di spedirla anche a voi e naturalmente lo spazio dedicato alla poesia è di Serena e allora mi rivolgo a lei: ti sei mai chiesta come mai i poeti diventano famosi solo dopo la loro morte? Comunque anch’io sono un po’ poeta e fortunatamente sono ancora vivo quindi Serena ogni tanto ti spedirò qualcosina, la cosa bella sono tutti racconti la cosa bella o brutta (dipende da che punto di vista la si guardi) è che sono tutti racconti legati ad una situazione detentiva!

Mi è piaciuto tantissimo quando hai raccontato la vita del grande Pino Daniele e mi farebbe piacere che quando racconti le mie emozioni svelassi pure il mio cognome e non solo Pasquale. Di “Pasquale” al mondo ce ne sono tanti, sono solo poche le persone o autori che si ricordano solo con il loro nome. Uno di questi è il grande Totò, basta pronunciare solo queste quattro lettere e sul nostro viso appare una specie di sorriso. Perché Serena un giorno non ci fai ascoltare una sua poesia indimenticabile: “A livella”… È magnifica! Sto provando in un certo senso a fare anch’io, cambiando i soggetti: “al posto del nobile e povero, il censurato e l’incensurato” ma non dopo la morte, ma nella vita di ogni singolo giorno!

In fondo nella vita siamo tutti uguali e chissà se un giorno nascerà anche un’emittente radiofonica anche in carcere! Una volta lessi un libro in un di un condannato a morte aperte parentesi negli Stati Uniti) lui si chiamava Jack Folla e il direttore dell’istituto penitenziario dove scontava i minuti che gli restavano da vivere gli diede la possibilità di raccontare qualcosa di sé, mi pare che il libro si chiamava Alcatraz. Jack Folla un DJ nel braccio della morte. Spero, Serena Dibiase, Caterina Bombarda, Francesca Candioli, Marcello Matté e Danila Griso che vi ho un po’ divertito e distratto con questa lettera, la vita è proprio strana: di solito è a un detenuto che piace ricevere la posta, ricevere una lettera in galera è qualcosa d’inimmaginabile, eppure sono io a scrivere a voi! Vi chiedo un favore se potete ricopiare il racconto e spedirlo in bella copia è l’unica che ho!

Grazie,

Pasquale Acconciaioco