Domenica 12 luglio

Liberi dentro - Eduradio&Tv

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conduzione: Francesca Candioli e Maria Caterina Bombarda

in studio: Antonio Ianniello (Garante comunale delle persone private della libertà personale); ragazzi del Poggeschi per il carcere intervistano Elvio Fassone; Matteo Zuppi; Luisa Pozzi (Avoc); Compagnia teatrale Controcanto collettivo (in collaborazione con FEDERGAT, ACEC)

Eccoci giunti alla 2° edizione estiva dei “Week end di Liberi dentro – Eduradio” la nostra trasmissione dedicata al carcere e alla cittadinanza, che andrà in onda fino a settembre, in cui ci siamo dati come obiettivo quello di riprendere in mano, anche durante l’estate, le attività didattiche, rieducative e di vicinanza spirituale ai detenuti.

Il primo appuntamento di oggi è con la rubrica “Constitution on air” in cui ascolteremo Elena Nicoletti intervistare di nuovo il magistrato Elvio Fassone su un tema molto dibattuto al momento: l’ergastolo ostativo (4-bis) ovvero la pena che prevede la reclusione a vita, il cosiddetto “fine pena mai”.

Segue il messaggio domenicale dell’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, che commenta il Vangelo sulla parabola del “seminare” rivolgendo infine una parola per l’impegno di responsabilità e duro lavoro degli agenti carcerari. Poi c’è la rubrica “Un’estate di letture” a cura di Associazione AVOC, dove la volontaria Maria Luisa Pozzi legge un testo che va lontano lontano fino al mito di Achille per parlare di cosa sia e che significato nascosto abbia la “cura” di sè e dell’altro.

Infine chiudiamo con il 4° episodio di “Radiodramma”, ovvero le pillole di teatro a puntate a cura dei Teatri del Sacro. Lo spettacolo che ascolteremo nelle prossime tre puntate è “Settanta volte sette” della compagnia romana Controcanto collettivo, vincitore del festival I Teatri del Sacro 2019 , ideato e diretto da Clara Sancricca con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio,  Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, e  Clara Sancricca. Uno spettacolo che affronta il tema del perdono… Il titolo, settanta volte sette, nella numerologia religiosa simboleggia appunto il “senza fine”: l’unica misura del perdono è perdonare senza misura… in una società dove il perdono oggi nell’opinione comune soccombe alla logica della vendetta.

Puntata 6.07.2020

Regione E-R

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La Redazione Ristretti Parma, parte del progetto Liberi dentro-eduradio, esordisce oggi con la prima puntata settimanale del lunedì sul canale 292 RTR dalle 9.00 alle 9.30, con repliche lo stesso giorno alle 10.15, 14.30 e 21.00. Il programma si rivolge  ai detenuti del carcere di via Burla (Parma) e alla cittadinanza e  nasce con l’intento di avvicinare i liberi ai ristretti, di portare le nostre voci dentro il carcere e di far conoscere storie, sentimenti, pensieri di chi vive nelle celle detentive.

Partiamo oggi con il primo di alcuni appuntamenti con Ornella Favero direttore di Ristretti Orizzonti, Presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e Luigi Pagano già vice-capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditore e per 14 anni direttore del carcere milanese di San Vittore. Intervistati dalla giornalista Carla Chiappini approfondiranno alcuni temi significativi legati alla detenzione, a partire dalla legge 354 del 26 luglio 1975, meglio conosciuta come Ordinamento Penitenziario.  Seguirà la rubrica “scrivere di sé”, con una riflessione introduttiva di Carla Chiappini, autobiografa che si è formata con Duccio Demetrio presso la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Solo pochi minuti in cui ospiteremo anche scritti brevi raccolti nelle carceri che verranno letti ogni volta da un ospite differente. A seguire ascolteremo la voce Di Alberto Gromi.  Ci sarà poi la rubrica: un autore per via Burla, con l’intervista di Maria Inglese (PSICHIATRA DELL’AZIENDA USL PARMA) alla scrittrice Antonella Moscati.

La Redazione Ristretti Parma è composta da Carla Chiappini, Antonella Cortese, Maria Inglese,Germana Verdoliva e la consulenza tecnica di Vincent Buratti.

Martedì 23 giugno

Liberi dentro - Eduradio&Tv

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conduzione: Francesca Candioli e Maria Caterina Bombarda

in studio: insegnanti del CPIA metropolitano di Bologna (Claudia e Martina); il gruppo di “Constitution on air” intervista Giovanni Ricci.

Eccoci giunti all’11° settimana del nostro programma quasi quotidiano, dedicato al carcere e alla cittadinanza, che andrà in onda fino al 30 giugno, in cui ci siamo dati come obiettivo quello di riprendere in mano le attività lasciate in sospeso il 23 febbraio scorso a causa dell’emergenza sanitaria: attività didattiche, rieducative e di vicinanza spirituale ai detenuti.

Iniziamo con la didattica di italiano: Claudia e Martina, insegnanti di italiano del Centro per l’istruzione degli adulti, CPIA di Bologna, con le quali concludiamo questo suggestivo percorso sul mito e sui suoi protagonisti. Oggi vedremo la storia di Orfeo ed Euridice.

Infine, chiudiamo con la rubrica “Constitution on air” dove i ragazzi del Poggeschi proseguono anche loro questo percorso iniziato tre settimane fa ogni martedì (e di cui trovate le puntate integrali riascoltabili in podcast sul nostro sito) sulla giustizia riparativa. La scorsa settimana avevamo ascoltato l’intervista a Franco Bonisoli, oggi invece sentiremo ai microfoni di Eduradio la voce di qualcuno che si è trovato dall’altra parte di questo incontro tra autori del reato e vittime: il nostro ospite di oggi è infatti Giovanni Ricci – figlio di Domenico Ricci, l’autista di Aldo Moro, alla guida di quella Fiat 130, che il 16 marzo 1978 interruppe la sua corsa assassinato anche lui dalle Brigate Rosse in quella che conosciamo tutti come  la “Strage di via Fani” a Roma. I ragazzi hanno intervistato Giovanni, che hai tempi della strage aveva solo 11 anni, e che ora è sociologo, esperto in criminologia e diritto penale dell’informatica, per saperne di più su questo percorso di giustizia riparativa, su questo dialogo impossibile – lo abbiamo chiamato – appunto tra autori del reato (in questo caso della lotta armata) e famigliari delle vittime.