Domenica 26 luglio

Liberi dentro - Eduradio&Tv

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conduzione: Francesca Candioli e Maria Caterina Bombarda

in studio: Marco Bontempi (sociologo); don Giovanni Nicolini; Associazione AVOC; arcivescovo Matteo Zuppi; Fabrizio Mandreoli; Compagnia teatrale Maniaci d’Amore.

Eccoci giunti alla 2° edizione estiva dei “Week end di Liberi dentro – Eduradio” la nostra trasmissione dedicata al carcere e alla cittadinanza, che andrà in onda fino a settembre, in cui ci siamo dati come obiettivo quello di riprendere in mano, anche durante l’estate, le attività didattiche, rieducative e di vicinanza spirituale ai detenuti.

Riprendiamo il filo della puntata di oggi riportandovi a quanto ci siamo detti ieri in apertura di puntata dove, con ospite il sociologo Marco Bontempi, abbiamo parlato di un argomento che ci riguarda davvero tutti sia dentro che fuori dal carcere, ovvero i conflitti interpersonali, i cosiddetti litigi. Sappiamo che negli ultimi anni i conflitti e le tensioni tra detenuti italiani e detenuti immigrati sono cresciuti tanto che la direzione del carcere ha deciso la separazione organizzando lo spazio carcerario su base etnica sperando in questo modo controllare meglio la situazione. Ma sappiamo anche però che radunare una sola etnia nello stesso spazio non vuol dire assenza di conflitti, perché le differenze esistono anche tra persone provenienti dallo stesso paese. Dunque si potrebbe dire che ciò che accade in un contesto di privazione di spazi, e di libertà personale, quale è il carcere, dove si misura ogni giorno la lontananza da ogni dimensione affettiva (famiglia, coniuge, figli, parenti, amici) questo si traduce poi in stati depressivi, in aggressività e/o autoaggressività verso se stessi. E allora come fare? Forse bisognerebbe interrogarci sul perché e sul come si arriva a questo tipo di scontri  Abbiamo qui di nuovo con noi la voce in radio di Marco Bontempi per parlarci di questo e darci alcuni consigli a portata di mano….

Continuiamo con un altro ospite, più vicino da Bologna, Giovanni Nicolini prete che da anni si occupa e segue il percorso di reinserimento delle donne detenute al carcere della Dozza. Coadiuvati da Ignazio De Francesco, gli abbiamo chiesto di raccontarci il mondo della donna all’interno di una istituzione così maschile e maschilista, come appunto il carcere. Sempre sulle detenute, un’altro sguardo lo offre oggi il nostro arcivescovo Matteo Zuppi che ha rivolto un messaggio dedicato a loro a partire dal Vangelo.

Ancora: le rubrica “Un’estate di letture” curata da Associazione Avoc, dove ascolteremo la seconda parte della lettera che un detenuto ha scritto a un bibliotecario carcerario, e a seguire un’altro; e la rubrica di articoli dal mondo a cura di Fabrizio Mandreoli per aprire gli occhi sulle notizie internazionali.

Infine chiudiamo con la nostra rubrica di teatro “Radiodramma”, dove ascolteremo la seconda puntata dello spettacolo riadattato per la radio a firma della compagnia la compagnia Maniaci d’Amore, duo composto da Luciana Maniaci e Francesco D’Amore, intitolato “La casa non vuole”. Abbiamo visto che si tratta della storia di Lucenza e Clodo che sono marito e moglie, e sono due angeli caduti sulla terra in cerca della felicità e che si ritrovano a vivere in una casa a cui diventano morbosamente attaccati- anche perché sembra che questa Casa li voglia come proteggere obbligandoli a non uscire e a essere felici restando “dentro”. Ed è qui, in questo stare dentro che provano quindi a ricordare l’ultima volta in cui sono stati felici. Per chiudere ancora con un saluto ancora con quanto abbiamo detto in apertura di puntata con il nostro sociologo da Firenze sulla gestione delle conflittualità – specialmente interculturali – in spazi ristretti, allora quale modo migliore per lasciare l’ultima parola a una voce molto conosciuta all’interno del carcere della Dozza con Ignazio De Francesco, islamologo e volontario dell’Avoc a cui abbiamo chiesto di raccontarci quelle che sono le buone prassi che possiamo condividere da quella secolare, vasta e accogliente cultura che è l’islam.

Sabato 25 luglio

Liberi dentro - Eduradio&Tv

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conduzione: Francesca Candioli e Maria Caterina Bombarda

in studio: Marco Bontempi (Università di Firenze); insegnanti del CPIA metropolitano di Bologna (Anna); Serena Dibiase; Roberta Li Calzi e Emanuele Lambertini; Marco Bernardoni (EDB); Compagnia teatrale Maniaci D’Amore (in collaborazione con FEDERGAT, ACEC).

Eccoci giunti alla 2° edizione estiva dei “Week end di Liberi dentro – Eduradio” la nostra trasmissione dedicata al carcere e alla cittadinanza, che andrà in onda fino a settembre, in cui ci siamo dati come obiettivo quello di riprendere in mano, anche durante l’estate, le attività didattiche, rieducative e di vicinanza spirituale ai detenuti.

La scorsa settimana, prendendo in mano insieme a voi il 16° Rapporto di associazione Antigone sulle condizioni di detenzione intitolato “Il carcere al tempo del coronavirus”, abbiamo affrontato un tema delicato per chi vive e ha vissuto la detenzione nel periodo più acuto di pandemia appena attraversato alcuni mesi fa: abbiamo infatti parlato degli “effetti” delle restrizioni da Covid-19 in una realtà già di restrizione come appunto il carcere, sulla stabilità mentale ed emotiva delle persone detenute che forse più di altre (sicuramente più di noi esterni) hanno sofferto lunghi mesi in cui non hanno ricevere visite dai propri familiari. Oggi invece con ospite Marco Bontempi, sociologo e docente di sociologia presso l’Università di Firenze, cerchiamo di vedere un altro aspetto non direttamente connesso con la pandemia, che però tocca da vicino e per così dire tutti i giorni la vita di tutti: i confitti interpersonali. In particolare affronteremo il tema della gestione della conflittualità in spazi ristretti come può esserlo, per l’appunto, la cella di un carcere…quali possono essere le ‘vie d’uscita’ per mantenere un equilibrio nella relazione e poter convivere con l’altro?

Continuiamo con la didattica della scuola del carcere, il prossimo appuntamento è con l’insegnate di storia/geografia e scienze sociali Anna del Centro per l’istruzione degli adulti con una pillola decisamente musicale su Lucio Dalla.

Poi abbiamo con noi Serena Dibiase con la rubrica di cinema e letteratura “Lo Specchio” dove ascolteremo un breve estratto dal documentario del regista Silvano Agosti “D’amore si vive” (1984), in cui emergono temi legati ai vari aspetti e modi di vivere: quali l’amore e la tenerezza. A seguire c’è lo sport con Roberta Li Calzi che ha intervistato per noi il campione di scherma paralimpico Emanuele Lambertini. Ancora, con Marco Bernardoni e la sua rubrica “Itinerari tascabili” vi porteremo in viaggio con i libri: oggi è il turno di A. Corbin, Breve storia della pioggia.

Chiudiamo infine con l’ascolto della nuova serie di clip di puntate per la nostra rubrica di teatro “Radiodramma“, a cura dei Teatri del Sacro. Andremo in scena con “La casa non vuole”, uno spettacolo riadattato per la radio a firma della compagnia la compagnia Maniaci d’Amore. Duo composto da Luciana Maniaci e Francesco D’Amore. Lirico e spietato, “La casa non vuole” è una rappresentazione che mette in scena due voci in cerca di un ascolto. È infatti la storia di due angeli disadattati che tentano invano di essere nel mondo senza essere del mondo. Quindi li sentiremo dialogare con noi, con voi ascoltatori, sollevandoci alcuni interrogativi forti per tutti, come per esempio il mistero della felicità terrestre: che cos’è? Quanto è grande? Si può toccare? Cosa la fa accendere e cosa la fa spegnere? E quindi li vedremo qui alle prese con le esperienze estreme della mondanità terrestre, del lavoro d’ufficio e della psicanalisi, ormai ridotti a scampoli di angeli, trovano una salvezza imprevista: una casa-mamma che per loro decide tutto e la cui prima regola è l’accumulo.