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conduzione: Francesca Candioli e Maria Caterina Bombarda
in studio: Ignazio De Francesco; Alberto Milani (AVOC); Serena Dibiase; Serena Vece; Daniele Simonazzi; Marcello Mattè; Olga Nieddu (ostetrica Ausl Bologna); Irene Fioresi (CPIA Ferrara).
Eccoci giunti alla 2° edizione estiva dei “Week end di Liberi dentro – Eduradio” la nostra trasmissione dedicata al carcere e alla cittadinanza, che andrà in onda fino a settembre, in cui ci siamo dati come obiettivo quello di riprendere in mano, anche durante l’estate, le attività didattiche, rieducative e di vicinanza spirituale ai detenuti.
Oggi, sempre le continuare il nostro servizio di informazioni, che vuole fungere anche da punto di consiglio/ aiuto /assistenza diritti tra salute e lavoro, tocchiamo un tema che sta molto a cuore alla popolazione ristretta: le esigenze previdenziali dei detenuti, ovvero i diritti alla pensione e agli assegni familiari in base alla mansione e al lavoro che i detenuti hanno svolto e svolgono o svolgevano prima della carcerazione. Servizi che ci sono presenti presso l’ufficio dei mediatori culturali dove poter inserire le vostre domandine per il patronato con la motivazioni per cui è richiesto questo servizio. Qui con noi c’è Alberto Milani, storico volontario Avoc oramai da 20 anni che ci racconta quello che è il suo servizio di volontariato da anni…e vi chiederete: facendo cosa? Cercando di capire chi tra i detenuti ha diritto alla pensione, soprattutto in base anche alle invalidità. Continuiamo con un’altra ospite a distanza che ci parla dalla città di Ferrara: Irene Fioresi, insegnate del centro per l’istruzione degli adulti presso la casa circondariale Costantino Satta.
Ancora: c’è lo sport con Serena Vece, palleggiatrice Serie A Femminile, e la spiritualità per tutti con il cappellano della Dozza Marcello Mattè. E poi la parola a Serena Dibiase che a proposito del rapporto di genitorialità e carcere ci propone una lettera, questa volta una biografia molto forte da molto lontano, dalla Colombia fino al carcere di Rebibbia: la storia di Solidad.
Proseguiamo con la Promozione della salute a cura dell’Ausl di Bologna che opera all’interno della casa circondariale Dozza, per occuparci oggi di una parte della popolazione detenuta che più si trova per così dire vincolata e sofferente sul piano della salute nella condizione di detenzione, ovvero le donne il cui corpo è racchiuso in una condizione di fragilità all’interno di contesto propriamente “fatto da uomini e concepito per gli uomini” come abbiamo detto tante volte in radio con numerosi ospiti che operano all’interno delle carceri. Oggi qui con noi, intervistata da Agnese Drusiani, c’è Olga Nieddu, ostetrica dal 2003, si è occupata per tanti anni di parti e travagli all’ospedale maggiore, di gravidanze a rischio; attualmente si occupa di adolescenti presso lo Spazio Giovanj, di promozione della salute anche presso le scuole medie e superiori, IVG, contraccezione, gravidanze di giovanissime e per il carcere si occupa della prevenzione e dello screening dei tumori del collo dell’utero e delle gravidanze iniziali.
Infine l’intervista a un ospite speciale direttamente da Reggio Emilia: don Daniele Simonazzi, cappellano dell’Opg, l’ospedale psichiatrico giudiziario, di Reggio Emilia, dove sono rinchiusi coloro che si sono macchiati di atroci delitti e che sono stati ritenuti non in grado di intendere e di volere dalla giustizia.
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